18 Aprile 2025 – COMMENTO AL VANGELO (Gv 18,1–19,42)

Don Alessandro FaranoBlog

Il brano di Giovanni 18,1-19,42 racconta la passione e la morte di Gesù, un evento centrale nella nostra fede cristiana. Questo racconto è particolarmente significativo nel giorno del Venerdì Santo, quando commemoriamo il sacrificio di Cristo sulla croce.
Nel momento della sua cattura, Gesù afferma: “Io sono” (Giovanni 18:5-6), una dichiarazione che riecheggia l’identità divina rivelata nell’Antico Testamento, come in Esodo 3:14-15, dove Dio si presenta a Mosè come “Io sono colui che sono”. Questa identità divina è cruciale per comprendere il significato della passione di Gesù.
San Massimo il Confessore, un padre della Chiesa, scriveva: “La croce è il segno della vittoria di Cristo sul mondo”. Questa affermazione ci ricorda che la morte di Gesù non è solo un atto di sacrificio, ma anche un trionfo sulla morte e sul peccato.
Nel Salmo 22, che Gesù cita sulla croce (“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”), leggiamo una preghiera di fiducia e abbandono a Dio, anche nel momento della più grande sofferenza. Questo salmo ci insegna a confidare nella provvidenza divina, anche quando tutto sembra perduto.
Durante il Venerdì Santo, questo brano ci invita a riflettere sulla profondità dell’amore di Dio per noi. Ecco alcuni consigli per attualizzare questo insegnamento nella vita quotidiana:

  1. Fiducia nella Provvidenza: Cerchiamo di confidare in Dio anche nei momenti difficili, sapendo che Egli è sempre con noi, anche quando non lo percepiamo.
  2. Amore Sacrificale: Riflettiamo sull’amore di Gesù che si è sacrificato per noi. Questo ci invita a vivere un amore simile verso gli altri, mettendo i loro bisogni prima dei nostri.
  3. Preghiera di Abbandono: Utilizziamo la preghiera di Gesù sulla croce come modello per la nostra preghiera quotidiana. Questa preghiera ci ricorda di abbandonarci alla volontà di Dio, anche quando non comprendiamo tutto.
  4. Riflessione sulla Croce: Dedichiamo del tempo a riflettere sul significato della croce nella nostra vita. La croce non è solo un simbolo del sacrificio di Gesù, ma anche un invito a vivere un amore che supera ogni ostacolo.

In conclusione, il racconto della passione di Gesù ci ricorda la profondità dell’amore divino e la vittoria sulla morte. Durante il Venerdì Santo e in ogni giorno della nostra vita, cerchiamo di vivere questo amore sacrificale e di confidare nella provvidenza di Dio, sapendo che Egli è sempre con noi.

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